ROFALCO NELLA SELVA DEL LAMONE
… Rofalco … la pioggia … le rocce scure e bagnate, il cielo scuro e minaccioso, il silenzio, qualche verso di corvo, qualcosa di indefinibile che aleggia tra le pietre e gli alberi: e ritornano {in un’onda} gli struggenti struggimenti delle atmosfere da “Cime Tempestose” e “Jane eyre” che tanto adoravo {e in cui mi immergevo totalmente anni fa quando, 15 enne, ero completamente e perdutamente innamorata della letteratura del Romanticismo inglese}.
Quei luoghi raccontati dalle sorelle Brontë, in cui la Natura era il mezzo invisibile e impalpabile attraverso cui l’insolito e il sovrannaturale entravano nella vita reale.
Questo è stato per me camminare lungo i sentieri di Rofalco: città etrusca nella {impenetrabile} Selva del Lamone (Farnese-Viterbo).
Per chi non la conosce e vuole venire a scoprirla con me c’è questo evento del 14 marzo: https://facebook.com/events/s/la-via-delle-acque-a-rofalco/2607161252715043/?ti=as
L’EVENTO E’ RINVIATO A DATA DA DESTINARSI !
Organizzato da Samuele Giancarlini che mi ha coinvolto per la parte storico-archeologica.
Archeologia + Natura = trekking emozionale
LA SELVA DEL LAMONE
A poca distanza da Farnese (Viterbo), al confine tra Lazio e Toscana, si apre l’ampia zona boschiva di circa 2000 ettari conosciuta come Selva del Lamone. Questo territorio all’interno della riserva regionale, è caratterizzato da una fitta vegetazione composta da cerri, lecci e faggi che si amalgamano magicamente in una meravigliosa caotica perfezione.
Un luogo fiabesco
E’ un luogo fiabesco: i profumi della natura stordiscono i sensi, mentre l’intreccio dei rami forma un tetto naturale che sembra voler abbracciare e proteggere i viaggiatori. Le radici degli alberi penetrano nelle profondità del terreno, un terreno vulcanico frutto delle antiche ed esplosive eruzioni del vulcano Volsinio.
Selvaggio e affascinante
Il muschio e l’edera ricoprono quasi ogni cosa: è così che rendono il bosco selvaggio e (proprio per questo) affascinante.
Tra gli abbracci di questi venerandi alberi, possiamo riscoprire il legame ancestrale con la natura.
Ed è in questo bosco che si trova l’antico abitato etrusco di Rofalco.
ROFALCO FORTEZZA COSTRUITA DAGLI ETRUSCHI
Rofalco fu una vera fortezza costruita dagli Etruschi nel IV secolo a.C. e probabilmente distrutta dal Console Romano Tiberio Coruncanio al momento della conquista di Vulci da parte di Roma.
La fortezza di Rofalco si trovava all’interno del territorio dell’antica città di Vulci e controllava dall’alto la valle del Fosso Olpeta, importante via naturale che collegava il basso corso del fiume Fiora e la città etrusca con la piana del lago di Mezzano, nell’ambito di un importante itinerario che dalla costa tirrenica toccava il lago di Bolsena, per raggiungere infine la valle del Tevere e il centro di Orvieto. Lungo questo percorso si disponevano altri centri fortificati etruschi di notevole interesse, come la città di Grotte di Castro per esempio.
L’elemento più imponente e noto del complesso archeologico, che emerge nettamente dalla intricata vegetazione, è costituito dai resti della cinta muraria, che recinge un’area di poco più di 1,5 ettari, descrivendo un arco di cerchio lungo circa 330 m affacciato sul ripido pendio della valle dell’Olpeta.
Le mura, costruite a secco con grandi blocchi poligonali di durissima pietra lavica locale, raggiungono in alcuni punti lo spessore di circa 6 m, mentre l’altezza massima conservata è di poco meno di 4 m.
PER APPROFONDIRE
SE vuoi approfondire c’è questa pubblicazione fatta dagli archeologi che qui svolgono lo scavo archeologico tutti gli anni: La_fortezza_di_Rofalco._Vita_quotidiana.
insomma,che scriverti? grazie!Pare di esserci,per come lo descrivi… e lo vedu,annusi,cammini,vivi!(beata Te!)
Alle sorelle Bronte e Jane Eyre,aggiungo Robin (Hood in Shervood): avevamo gli stessi miti.ed è stata una bella scoperta❤️
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sì la letteratura inglese l’adoravo tutta, da shakespeare al novecento.e con una predilezione per gli scrittori Romantici: travolgenti ed emozionanti, soprattutto quando si hanno gli anni dell’adolescenza :). Grazie Luce :)**
"Mi piace""Mi piace"
Grazie!!! c’ero nel 1996 con Mauro Incitti nella prima campagna di scavo GAR e nei successivi campi estivi fino al 2001… momenti indimenticabili!
"Mi piace"Piace a 1 persona