Sabato 12 marzo ho partecipato come relatrice al 7° CONVEGNO sulla STORIA di TUSCANIA, organizzato dall’Associazione Archeotuscia onlus. Un appuntamento molto importante per la valorizzazione e la tutela dell’immenso patrimonio storico e archeologico del territorio di Tuscania (Viterbo).
Un evento ideato, e ogni anno portato avanti in prima persona, da Mario Tizi e Roberto Quarantotti, coadiuvati dal direttivo di Archeotuscia.


Simbolo del Convegno di quest’anno è il frammento di ceramica che ho fotografato quando sono andata a fare una passeggiata-ricognizione a Pian della Selva, sede di un abitato dell’Età del Bronzo.
Un simbolo perché ci racconta e ci documenta l’evolversi della storia sociale, economica e politica nel territorio di Tuscania.
Sì perché il mondo etrusco, così come noi lo conosciamo, non nasce dal nulla, ma è anticipato e “preparato” dalle comunità che abitarono questi territori già dall’Età del Bronzo (XVIII secolo a.C.).
Nello specifico il mio intervento ha riguardato lo studio degli insediamenti che, a partire dall’Età del Bronzo antico, si dispongono tutti intorno l’attuale colle di San Pietro, sia lungo la valle del torrente Arrone che la valle del fiume Marta.
Molto interessanti anche le relazioni degli altri miei colleghi:
Mario Tizi ha raccontato e presentato la sua visione riguardo il simbolismo magico-religioso in relazione agli aspetti storici e sociologici del territorio di Tuscania, in particolare in riferimento alla Chiesa di S.Maria e di San Pietro.
Luciano Proietti ha illustrato in maniera estremamente dettagliata e precisa la ricostruzione topografica fatta da lui e Mario Sanna (sviluppata attraverso le loro ricognizioni sul territorio) sul percorso dell’antica Via Clodia nel tratto che riguarda il territorio di Tuscania.
Alessandro Tizi si è occupato di un periodo estremamente interessante: il periodo Longobardo a Tuscania. Un periodo storico davvero poco studiato ma che invece è ricco di tanti spunti storici che ci raccontano e ci spiegano perché la storia dei nostro territorio si è evoluta in una determinata direzione. Ascoltandolo ho scoperto, tra le altre cose, che sono tantissime le parole nel nostro vocabolario della lingua italiana che derivano dalla lingua longobarda, e poi che nel territorio di Tuscania fu “inviata” una “colonia” longobarda che per un certo tempo visse separata dagli abitanti del luogo, fino a poco a poco fondersi con loro.
Mario Bracci Devoti, ha parlato della vocazione sacra di Tuscania.
Comunque entro la prossima estate è prevista la pubblicazione degli Atti del Convegno, nei quali le relazioni saranno presentate nella loro interezza.

La mattina è iniziata sistemando tutto per accogliere chi sarebbe venuto ad ascoltare le nostre relazioni.

Il Convegno si è tenuto all’interno della Chiesa Santa Croce, una bellissima chiesa medievale, sconsacrata e utilizzata per eventi culturali.
FINE CONVEGNO e PRANZO al RITMO DI PIZZICA E TARANTA
Infine siamo andati a pranzo tutti insieme e il nostro presidente dell’Archeotuscia, Raffaele Donno, ad un certo punto, ha tirato fuori dalla borsa questi strumenti musicali.
Sì perché lui è di origine pugliese e grande esperto di pizzica e taranta. E così, guidati da lui, ci siamo lanciati in un paio di pezzi musicali, rallegrando tutto il ristorante! 🙂
Sì perché questa è l’Archeotuscia: un’associazione Culturale-Archeologica seria e professionale ma che sa anche divertirsi sempre!!!

Ringrazio chi è venuto a trovarmi e ascoltare la mia relazione e quella dei miei colleghi!
Tra le numerose escursioni fatte da Roma, Tuscania è sempre stata la destinazione preferita dove portare amici soprattutto stranieri per godere di quello stupendo panorama a 360° dal giardino della Torre del Lavello. Rimane tuttavia molto da fare per evitare quell’abbandono che ha visto chiudere nell’ultimo decennio numerose attività commerciali del centro storico. Inoltre mentre si sprecano miliardi di euro già spettanti al nostro paese da parte della Ue, poi si scopre che se si ammala un guardiano pure volontario i viaggiatori più intraprendenti non possono entrare né in Santa Maria Maggiore né in San Pietro (almeno quando ci andavo io). E che dire del pittore del Giudizio universale che sulla parete della Chiesa di Santa Maria Maggiore, come figure di dannati ha dipinto solo donne ? Come dire: chi può avere interesse ad attirare turisti in questi luoghi veramente straordinari se non chi investe in questi luoghi e se nessuno investe, gli abitanti per lo più anziani non possono far nulla se non qualche partita a briscola.
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Lei ha visitato un’altra Tuscania per quanto riguarda gli anziani.
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